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domenica 2 dicembre 2012

Madre Architettura



Dubai, i nuovi mecenati


I personaggi più o meno noti, presentati precedentemente, (Carlo Maria Carafa, Gia Giorgio Trissino, Maria de Medici e Pietro Ottoboni), sono stati classificati nell’ambito della “proto architettura” volutamente scelti come campione di una miriade di mecenati che hanno dato una svolta storica nei confronti della Architettura.  Senza di loro molto probabilmente diverse opere non avrebbero segnato le epoche e gli uomini che serbavano il loro genio non avrebbero guadagnato “l’immortalità”.  

Personaggi più o meno noti, che per il loro amore verso l’arte, o per i loro interessi, o forse narcisisti, o ancora consapevoli che il loro potere si rafforzava nel nome della cultura.
Una schiera di artisti mancati che ricercavano il “mezzo” per arrivare alla soddisfazione di completarsi, o sinceri e onesti uomini che nel loro riserbo  erano coscienti di costruire enfaticamente testimonianze di un’arte complessa, nobile  e madre come l’Architettura.
La storia dell’arte ci fa conoscere  con opportune velature il ruolo del mecenate, che in molti casi affiora come una figura estremamente ricca, colta e potente.
Sono sicuro che il mecenate di prima e di sempre è stato e sarà, consapevole, che il suo investimento nei confronti dell’architetto, mira ad un ritorno  rivalutativo della propria identità.   
Il mecenate molto presente nei tempi passati, aveva quindi una funzione ormai consolidata nelle città e nella geografia politica, che era quella del potere.
Le volontà nel costruire grandi monumenti architettonici sono stati distinti da nomi blasonati appropriandosi  il pretesto e l’emblema del “nullus locus sine Genio” (nessun luogo è senza un Genio) nelle circostanze interpretato e rivolto all’architetto, una locuzione di  genio che accettava compromessi o entrava in conflitto con essi ?
Una dicotomia tra il potere e il sapere, che si è trascinata nei secoli arrivando ad una metamorfosi silenziosa e latente nei nostri giorni, sviluppandosi e manifestandosi in una commistione politicizzata dove il mecenate resta nella invisibilità e riappare inaspettatamente nel tuo televisore, monitor, tablet ecc...

Giovanni Santagati

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