Adnan Alagic, Amila Hrustic and Bojan Kanlic sono i nomi dei tre giovanissimi designer che hanno progettato il nuovo ponte pedonale sul fiume Miljacka di Sarajevo. Il Festina Lente, dal latino “Affrettati lentamente”, frutto di un concorso del 2007, si snoda come un nastro a circa 38 metri di altezza al di sopra del fiume e presenta nella sua parte centrale una sorta di nodo che ospita al suo interno delle sedute. Alla base del progetto l'idea di creare un equilibrio tra le rive sinistra e destra del fiume, stabilendo anche un'unione temporale e spirituale tra le due. Il “nodo” ponte rappresenta una porta, simbolica, che predispone ad entrare in un'altra dimensione spirituale.Il ponte, in acciaio, è pavimentato con lastre di alluminio e dotato di tronchi levigati utilizzati come panche. Di notte, la sua forma sinuosa e avvolgente è sottolineata da LED bianchi. Al di là di possibili critiche, riguardante il progetto, mi preme sottolineare, invece, la metodologia applicata dall'amministrazione locale per la progettazione e la realizzazione di una "res pubblica", nella maniera più democratica, ovvero il Concorso, esso appare il metodo migliore per individuare la qualità di un intervento, consentendo di valutare diverse proposte alternative, per scegliere la migliore. L'architettura di oggi è il patrimonio di domani, i concorsi sono uno dei principali strumenti a disposizione, che realizzano in concreto, il concetto di democrazia urbana. Sia i grandi progetti, sia i piccoli interventi, hanno la grande potenzialità di trasformare i nostri paesaggi urbani, rivestono un ruolo di primaria importanza nel rinnovamento di un paese, e costituiscono una risorsa per tutta la comunità. Le nostre amministrazioni hanno il dovere di rinnovare le forme di partecipazione, al fine di valorizzare la qualità delle scelte compiute, la rete si pone, dunque, come strumento per divulgare messaggi di democrazia urbana e quindi di architettura.
Carlo Gibiino
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