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lunedì 20 gennaio 2014

Svelato il padiglione degli Emirati ad Expo 2015 firmato Foster + Partners

È stato svelato, in diretta web da Abu Dhabi, il progetto per il Padiglione degli Emirati Arabi all'Expo di Milano 2015 firmato dall'architetto inglese Norman Foster e dal suo team. A illustrarne il progetto, Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015 SpA, gli architetti dello studio Norman Foster + Partners e il commissario generale del padiglione degli EAU Salem Al Ameri. La conferenza stampa è avvenuta via web attraverso la piattaforma expo2015uae.com.
Tema conduttore dello spazio espositivo è lo slogan "Food for Thought" (cibo per la mente) insieme alla narrazione della storia del Paese. «Abbiamo dovuto progettare pensando sia alle condizioni di Milano sia a quelle di Abu Dhabi - ha spiegato Gerard Evenden, l'architetto direttore del progetto e partner senior presso Foster + Partners - È stata una sfida architettonica fantastica! Il nostro obiettivo non era solamente quello di creare un edificio-icona, ma di costruire uno spazio che fosse parte integrante sia della nostra storia sia del tema. Tutto quello che abbiamo fatto è connesso agli EAU e ai loro sforzi per raggiungere soluzioni sostenibili. Abbiamo attinto dal paesaggio naturale, dall'architettura locale come dalle progettazioni moderne,
a loro volta influenzate dalle forme tradizionali. Un giardino sul tetto ci consentirà di rifornire il ristorante e saranno utilizzate diverse soluzioni per l'energia pulita».
Il Padiglione occupa una zona centrale dell'Expo con accesso dal Decumano, uno dei principali assi di comunicazione del sito. Dall'esterno i visitatori sono attratti da una sorta di ingresso ad un canyon, un vestibolo definito da pareti ondulate alte 12 metri. La configurazione è ispirata ai tradizionali principi di pianificazione urbanistica delle antiche città del deserto e alle loro strade strette e ombreggiate. La serie di onde parallele attraversa il sito per 140 metri, dando unitarietà di immagine allo spazio pur utilizzando un linguaggio formale dinamico, che evoca le creste e la consistenza delle dune di sabbia. Per trasmettere la specificità del luogo le pareti riproducono le diverse sfumature di colore presenti nel deserto degli Emirati. I pannelli che compongono le pareti sono supportati da un telaio metallico per essere facilmente smontati. Il Padiglione, infatti, terminata l'Esposizione, diventerà una delle principali attrazioni di Abu Dhabi e sarà ospitato nella sede dell'azienda per l'energia rinnovabile Masdar.
Una rampa conduce dolcemente verso l'ingresso dell'auditorium. Lungo questo percorso sono rappresentati in forma digitale gli acquedotti tradizionalmente utilizzati per l'irrigazione in agricoltura, mentre dispositivi di realtà aumentata coinvolgeranno nella conoscenza della storia degli Emirati. Il moderno auditorium è contenuto invece in un cilindro posizionato al centro del sito.
Il padiglione risponde al tema dell'Expo (Nutrire il pianeta) attraverso una varietà di punti di ristoro. Alla fine del "sentiero di visita" si raggiunge un'oasi verde con una caffetteria a piano terra, un ristorante al primo piano ed una terrazza panoramica in cima. Il paesaggio attorno al padiglione e nelle aree pubbliche è progettato per evocare la flora degli Emirati Arabi.

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