L'artista tedesca Cornelia Konrads crea installazioni di Land art, che assumono il ruolo di rompicapo in spazi pubblici, parchi di scultura e giardini privati di tutto il mondo.
Il suo lavoro è spesso punteggiato da l'illusione di assenza di peso, dove gli oggetti accatastati come tronchi, recinzioni, e porte sembrano essere sospesi a mezz'aria, rafforzando il loro carattere temporaneo, come se l'impianto sta cominciando a dissolversi davanti ai vostri occhi.
Che sia una scenografia di un pezzo teatrale (Tinkers, 2016), un'installazione su rovine di pilastri (The gate, 2014) o sui resti di una fattoria (Settlement, 2010), le opere sembrano tutte fermo-immagini di scene che sembrano svolgersi davanti ai nostri occhi. I materiali utilizzati si trovano all'interno degli ambienti in cui le opere sono concepite: è sempre la location a catturare la fantasia dell´artista e suggerirle una soluzione.
Pietre, mattoni e persino neve sono catturati in ascensione verso il cielo o nello sgretolarsi su se stessi, per destabilizzare, almeno per un attimo, le convinzioni sulla gravità, sulla presunta solidità dei muri e compatezza dei suoli. Konrads opera nel campo di artisti come Andy Goldsworthy e Rob Mullholland, intervenendo con la presentazione di un modo per lo spettatore, o più comunemente, visitatore, a riesaminare il loro rapporto con la natura attraverso specifiche installazioni. Le sue installazioni equivoche hanno lo scopo di creare l'illusione che stanno cadendo a pezzi davanti ai vostri occhi. I "Gateways", dice l'artista" sono i motivi più ricorrenti nel suo lavoro, mentre una delle sue ultime creazioni - Schleudersitz - è una fionda enorme collegata ad una panchina.
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