ll Ministero dell'Istruzione, dell'Università e delle Ricerca ha pubblicato il bando del concorso d'idee per la progettazione di nuove scuole, così come era stato previsto dalla legge sulla Buona Scuola (legge 107 del 2015). Ancora non c'è una data per presentare le proposte progettuali, dunque il decreto appena pubblicato non dà ancora il via al concorso di idee, ma ne definisce gli obiettivi e indica i soggetti ammessi, i criteri per la valutazione dei progetti e i premi da corrispondere ai vincitori. L'avvio del concorso sarà determinato con un secondo bando che fisserà i tempi per l'iscrizione e la consegna degli elaborati. Ma prima ancora le 19 Regioni partecipanti devono definire con il MIUR tutte le aree progettuali. L'obiettivo è realizzare almeno 30 scuole all'avanguardia, almeno una per regione, utilizzando risorse per 300 milioni di euro nel triennio 2015-2017, destinate dall'INAIL, nell'ambito degli investimenti immobiliari previsti dal piano di impiego dei fondi disponibili di cui all'articolo 65 della legge 30 aprile 1969, n. 153. Si tratta di «scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica, della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall'apertura al territorio».
I criteri del concorso di idee
Il concorso si svolgerà in un'unica fase. Oltre alla progettazione di ambienti didattici innovativi, i concorrenti dovranno prestare massima attenzione alla sostenibilità ambientale, energetica ed economica e all'integrazione del verde.Potranno partecipare architetti ed ingegneri, organizzati in forma individuale o in gruppi pluridisciplinari. Sarà nominata un'apposita commissione giudicatrice, ma solo dopo il termine di presentazione delle proposte, così come previsto dalla legge. Già fissato anche l'importo dei premi: 25mila euro al primo classificato e 10mila e 5mila euro agli autori delle proposte che si posizioneranno rispettivamente al secondo e terzo posto. Secondo quanto previsto dalla legge sulla Buona Scuola, ai vincitori del concorso gli enti locali potranno poi affidare la realizzazione dei successivi gradi di progettazione attraverso una procedura negoziata senza bando.
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