La Commissione europea ha adottato ieri il Piano d'azione per le libere professioni. Un piano dall'effetto rivoluzionario: i professionisti sono comparati agli imprenditori e come tali hanno accesso ai fondi Ue.
«Per la prima volta i liberi professionisti diventano veri e propri imprenditori e come tali - ha assicurato il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani - avranno la possibilità di utilizzare tutti gli strumenti finanziari comunitari che hanno gli imprenditori». In particolare il piano riguarda quattro punti: accesso al credito, formazione all'imprenditorialità, accesso ai mercati, riduzione del carico normativo. Per la semplificazione, in particolare, sarà organizzato un tavolo di lavoro specifico.«Per i professionisti - ha affermato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella - si apre una nuova stagione orientata alla crescita e allo sviluppo. Le linee d'azione per sostenere le attività delle libere professioni presentate oggi a Bruxelles dal vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, segnano una svolta epocale rispetto alle politiche europee sulle professioni e riconoscono il valore e il ruolo imprenditoriale dei liberi professionisti che potranno così accedere ai benefici che fino a oggi hanno riguardato soltanto le piccole e medie imprese, a cominciare dai fondi europei».Sono già a disposizione i fondi strutturali (2,4miliardi) e il programma Cosme e Horizon 2020 (80miliardi di euro). È quindi «essenziale», ha sottolineato il presidente dell'Adepp Andrea Camporese, «il rapporto con le Regioni per la generazione di bandi ben scritti che includano le necessità dei liberi professionisti quali microcredito, start up, formazione, copertura eventi imprevisti». (ANSA )
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